Cristal Louis Roederer - 6 annate di universale eccellenza

26 Giugno 2014 - Revigliasco torinese , Sagna S.p.A

Il 26 giugno 2014 è una data da segnare a calendario per la Maison Champagne Louis Roederer, la Sagna S.p.A e gli altri 20 fortunati giornalisti che, insieme a me, sono stati catapultati al confine del mondo in un "Viaggio nell' Universo Cristal", questo il nome della degustazione verticale guidata in esclusiva dallo Chef de cave Jean-Baptiste Lecaillon venuto in Italia per la presentazione del nuovo packaging della Casa di Reims. 







La classe, lo stile e l'eleganza sono le fondamenta in Casa Sagna sempre più convinta, confrontando l'operativita dei competitors, che sia l'unico importatore italiano in grado di distribuire  gli Champagne considerati come i buoni al mondo dal 1988. Il viaggio è lungo e prevede 6 tappe di degustazione, 6 momenti e galassie ben distinte perché come dice Jean Baptiste "il Cristal lo si fa in vigna" e io aggiungo che le condizioni climatiche ogni anno sono la variabile delle variabili, incontrollabili. Si è partiti con le due annate più recenti e  attualmente in vendita, in cui si è deciso di produrre la cuvée Cristal, la 2006 e la 2005 per poi passare al 2002, e ultimare con la presentazione di produzioni centellinate di proprietà privata della Maison del '99, del '95 e del '93 per ritornare a velocità di curvatura al 2002, annata incredibile in champagne…per un gran finale.



Ad ospitare un evento di tale portata la location viene scelta dal Presidente Massino Sagna che da abile e generoso cacciatore, mette a disposizione la sua sala dei trofei ed ecco che in un attimo l'universo si trasforma in natura allo stato puro con zebre, rinoceronti, coccodrilli... scioccante e affascinante cottage.






Dentro ogni grande bottiglia e azienda produttrice oramai è ben noto che risiedono i segreti silenti da non versare troppo nei calici. Per quel che riguarda la Maison Louis Roederer le chiavi che hanno aperto la porta del successo odierno le si devono in primis all' esperienza e alla capacità di Jean - Baptiste Lecaillon, enologo attento e scrupoloso che oggi ci  spiega alacremente che nel Cristal ,come negli altri champagne Roederer, l'effervescenza è un di più, un elemento aggiuntivo con la sola funzione di arredare il gusto e il palato e non di invaderlo e soffocarlo. La sfida di Lecaillon e della casa, è da sempre quella di produrre Pinot Noir e Chardonnay su terreni prevalentemente gessosi della Côtes de Blancs con rese per ettaro estremamente ridotte. L'allevamento di queste uve dall' 800 è questione di " raffinatezza territoriale e sartoriale ". L' eleganza e la raffinatezza si ottengono solo da vigne particolari mentre la struttura e il corpo si ricavano da una elevata acidità che contribuisce al raggiungimento del giusto equilibrio e finezza nel lungo termine.




Tutte le parcelle usate per fare il Cristal vengono prima di essere assemblate, assaggiate singolarmente perché ogni Cru è una stella che nasce, vive e condiziona l'universo Cristal. 



A lungo si è parlato del concetto di biodinamico e di come si sta affrontando questa nuova tecnica  di allevamento della vite. Sicuramente ad oggi è uno dei temi caldi, sul palato di tutti, che se da una parte richiede uno sforzo economico e di risorse maggiore ai produttori, dall' altro non  è garante di migliore qualità perché la base rimane sempre e comunque l'uva. 





Questa tipologia di agricoltura prevede la lavorazione dei suoli, arandoli, insieme all' uso di  composti a base di concimi, quarzo e erbe aromatiche, effettuando poi la rotazione delle colture, da eseguire seguendo ancestralmente le fasi lunari. Tecniche e operazioni che non sono da considerare come una moda ma come un modus operandi  che aiuta l'uomo e la vite a prevenire e a resistere alle malattie e agli attacchi dei parassiti, conferendo al vino  una complessità universale.





Dei 240 ettari, tutti di proprietà, ben 65 subiscono processi di dinamizzazione facendo della Roederer la Maison più biodinamica al mondo.
Lecaillon confida che entro il 2020 tutte le parcelle Louis Roederer saranno convertite al biodinamico, obiettivo ambizioso che parte con le migliori aspettative grazie ai 10 ettari già certificati Demeter. 


Partendo dal presupposto che non tutte le annate possono dar origine al  Cristal, in questo caso più che in altri, è evidente che  il regista e l'attore del proscenio degustativo sono l'andamento climatico e la vendemmia.
In Roederer per riequilibrare l'assemblage si cerca di ricreare perfettamente le condizioni ambientali delle singole vendemmie analizzando ph e livelli di maturazione delle uve al momento della raccolta, vero telaio su cui costruire impeccabili vini di base: navicelle che condurranno nell' incredibile universo Cristal. 


Scontato dire che "ogni annata è diversa": un viaggio unico in cui non si intravede la meta fino a che non lo si incomincia con il rischio di finire in buchi neri.
In Champagne quando gli ingranaggi non si incastrano è comune sentir parlare i vigneron di annata complicata. Così facendo, si concedono una seconda possibilità, mettendosi alla prova sfidando chimicamente, in fase di vendemmia, la natura. Una volta stabiliti i quantitativi di Chardonnay e Pinot Noir da impiegare a fronte delle ore di sole, precipitazioni e conseguenti rese ottenibili, si definirà il tipo di vendemmia, oceanica o continentale.


 In ordine di annata gli Champagne Louis Roederer Cristal degustati:




CRISTAL BRUT MILLESIME  2006: attualmente in distribuzione, vede una vendemmia continentale a favore di un maggiore impiego di Pinot Noir ( 60% ) e restante di uve Chardonnay. Come tutti i Cristal rimane 6 anni sur lees e non esegue la fermentazione malolattica per lasciare all'acidità il merito di renderlo longevo. Giallo paglierino carico, al naso i piccoli frutti rossi succosi si presentano con note di arancia rossa e lieve tostatura. L'effervescenza sottile da respiro al palato e persiste in una profonda rotondità senza dimenticare di esprimere la vena acida nel sottofondo.



CRISTAL BRUT MILLESIME  2005: vendemmia oceanica in cui l'estate calda e umida fanno dello Chardonnay il protagonista principale. Il Pinoir Noir supporta il palcoscenico con struttura e austerità. Giallo paglierino brillante richiama al naso le note della mela granny smith, di fumé, di cuoio e di erbe aromatiche. Con una sboccatura di quasi 3 anni, il palato è diviso da una lama freschissima e minerale coadiuvata dalla sensualità ed eleganza tipica dello Chardonnay.




CRISTAL BRUT MILLESIME  2002: annata con forti piogge ed elevate temperature che hanno permesso al momento della vendemmia, di raccogliere l'uva con elevati livelli di acidità. Si presenta giallo paglierino intenso con fresche note di ananas e melograno. In bocca è croccante e robusto con un piacevole ponte acido e amarognolo  nel 

finale. In questo Cristal tutte le 40 parcelle della Côte de Blancs sono entrate nella cuvée.


CRISTAL BRUT MILLESIME  1999:  una delle annate più calde dal '59, di tipo continentale, ha visto il passaggio di numerose precipitazioni prevalentemente a sud, che insieme al forte vento, a 10 giorni dalla vendemmia, hanno rinfrescato e permesso alle uve di concentrarsi. Degorgiato nel 2009, dopo 10 anni sui lieviti, il colore è oro vivo e richiama al naso note fresche di menta e fiori bianchi con scorci di frutta secca. L'umidità e il gesso dei craie si fondono in bocca  con il miele d’ acacia per un gusto ampio e fresco pronto per essere compreso.



CRISTAL BRUT MILLESIME  1995: annata dall' inverno mite e una primavera piovosa. Nonostante la vendemmia tardiva per i canoni Roederer, lo Chardonnay si impone già con il suo color oro brillante. 10 anni sui lieviti e altrettanti in bottiglia conferiscono una texture minerale, ampia con note di miele, di mandorla tostata, di cioccolato bianco e di mallo di noce in cui i piccoli fiori bianchi sussurrano eleganza. In bocca la struttura si accompagna ad una ancor importante freschezza.
  




                                                  - CRISTAL BRUT MILLESIME  1993:
annata clemente nelle precipitazioni fino all'inizio della vendemmia che causò uno scarto fino al 40% di Pinot Noir nella Montagne de Reims e nella Vallée de la Marne. Lo Chardonnay è raccolto in perfette condizioni qui presente per il  60%. Degorgiato nel 2004, al naso è un mix esplosivo di fiori, di cioccolato e di puro gesso. Schietto e minerale, in bocca   è roccioso con un sottile tappeto sapido. Raffinato ed elegante ha un equilibrio pari ad un cielo color blu cobalto in cui nessuna nuvola mette in ombra la luce del Cristal.


Un viaggio che si conclude con una tappa non prevista, uno Champagne Brut Rosé del 2002 a marcare la potenza e l'eleganza di questa Maison in cui non si deve badare al color rosa tenue a tratti purpureo, con sentori succosi di arancia, di spezie, di tabacco e di rosmarino. Un tappeto fine e delicato in cui la mineralità e la freschezza urlano all' eccellenza.

Il "Viaggio nell' Universo Cristal" è incominciato nel lontano 1876, data di nascita della prima "cuvée de prestige”  creata per lo Zar Alessandro II.  

Certi sui concetti di  infinito e di ignoto che più contraddistinguono l'universo, per gli Champagne Louis Roederer, solo il tempo potrà continuare a confermare l'indiscussa eccellenza del Cristal… "per arrivare la, dove nessuno è mai giunto prima".





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