IWTO Seminario sul Porto -Incontro liquoroso


Sabato 30 novembre 2013

In una giornata fredda e nevosa a Torino la IWTO (International Wine Taster Organization ) organizza un seminario sui vini di Porto e io, che in questa regione vinicola patrimonio UNESCO ho avuto la fortuna di passarci diversi giorni, non posso di certo esimermi da partecipare e in più, come più volte detto, ogni degustazione è un momento di crescita.
L'enologo Alberto Cugnetto ci fa viaggiare per ore nella valle del Douro dove qui, per legge, anche le aree di produzione subiscono controlli e vedono una propria classificazione con tanto di  punteggi dove i parametri che incidono maggiormente sono l'altitudine e il sito produttivo.




La zona del Douro é stata la prima ad essere delimitata al mondo nel 1754 suddivisa in : Douro Superior, Alto Corgo e Baixo Corgo per motivi strettamente economici per limitare la produzione degli allora vini denominati "Porto".
L'influenza dell'uomo é stata incisiva in questi terreni montagnosi misti argilla e calcarei con la costruzione di terrazze per coltivare l'uva oggi con allevamenti di tipi guyot e cordone speronato.
Da sempre questa zona ha una notevole vocazione vinicola dove con le influenze in primis fenice, romane poi, ha visto la sua espansione in Europa grazie agli olandesi  e la loro scoperta "brandy" per risolvere i problemi di conservazione dei vini trasportati via mare.
La produzione media annua di vino si aggira attorno alle 77.177650 in 249.000 ettari di superfice vitata. Per quanto concerne il Porto 26.000 gli ettari a disposizione con una produzione autorizzata di 75 quintali per ettaro. I primi 3 paesi consumatori sono Francia, Portogallo e Olanda rispettivamente ma una delle cose che più mi colpisce è che in media ogni produttore possiede soli 1,7 ettari di vigna. Va da se che è stata conseguenza naturale la nascita, nel tempo, di cooperative per racchiudere i 39.101 viticoltori e consentire di avere pochi interlocutori.




Il clima temperato con temperatura intorno ai 15C° media annua rende qui i suoli acidi e non troppo fertili con scarse riserve idriche date le limitate precipitazioni.
Il vitigno simbolo a bacca rossa è il Turriga National considerato qualitativamente  al pari dei Nebbiolo, Cabernet Sauvignon e Pinot, ha saputo farsi strada al tal punto da essere impiantato in diverse parti del mondo.
La vinificazione avviene in base al livello zuccherino presente nell'uva e al vino che si vuole ottenere...extra dry, dry, semi dry, sweet, very sweet nelle tipologie Ruby, Tawny, Vintage, LBV.

Per fortuna ad intervallare tutte le nozioni ci hanno pensato :





-GRAHAM'S Fine White Port 19%vol dove colore e naso sono puro miele d'acacia  insieme a sentori di agrumi e ananas stramatura che maturano in bocca in una costante e persistente freschezza che mi ricorda buccia e polpa soffice della pesca bianca. Un vino piacevole, pronto mai stucchevole che tra qualche anno raggiungerà una dolce armonia.







GRAHAM'S Fine Ruby Port 19%vol rosso rubino intenso, impenetrabile con sentori prima eterei poi dolci di more e liquirizia in bocca una confettura di ciliegia. In entrata l'aggressivita dell'alcol risveglia il palato insieme all' acidità che vengono elegantemente smorzate  degustandolo insieme a un pezzo di cacao amaro.






GRAHAM'S Fine Tawny 19%vol rosso aranciato chiaro e limpido è balsamico e vanigliato con note eteree che in bocca sono una coperta morbida e vellutata.





GRAHAM'S Nature Reserve Port 20%vol rosso porporeo dai riflessi aranciati al naso marmellata di ciliegia marasca ma anche cavolo cotto, pepe e fumo se si pazienta. In entrata l'alcol si fa notare ma scivola via in un delizioso letto balsamico con un retrogusto di caffè.





GRAHAM'S Six grapes" ReservePort 20% vol colore quasi marrone che ricorda un Recioto al naso viola e lamponi si completano nel gusto equilibrati con gli  alcoli che non sovrastano il palcoscenico. 
Il Porto c'e ! Siamo davanti ad una completa ed equilibrata espressione della Valle del Douro.









GRAHAM' S Quinta dos Malvedos 2001 Vintage Port, fatto decantare per qualche ora questo vino scuro, pastoso solo a vederlo, è un mix di spezie tra pepe, cannella e caffe con un corpo caldo che unisce dolcezza e acidità insieme alle note di frutta secca, noci su tutte.







Molti di questi vini Porto sono importati e distribuiti nelle migliori enoteche italiane dalla Sagna SpA che ancora una volta ci insegna che l'eccellenza é sinonimo di classe e ricerca diVina.

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